Illegittimo il licenziamento del lavoratore condannato per fatti antecedenti all’inizio del rapporto lavorativo
Il licenziamento intimato in ragione della condanna penale del lavoratore per fatti commessi in epoca antecedente all'instaurazione del rapporto di lavoro è illegittimo. Con l'ordinanza n. 4458/2024, la Sezione Lavoro della Suprema corte di Cassazione ha
Nullo il licenziamento disciplinare intimato senza ascoltare il lavoratore
Con la recente ordinanza n. 2859/2024, la Corte di Cassazione ha emesso una nuova pronuncia sul delicato tema del licenziamento disciplinare dichiarando nullo un licenziamento comminato senza rispettare la procedura indicate dall'art. 53 del R.D. n.
Pubblico impiego: sul licenziamento del lavoratore condannato con sentenza penale non definitiva.
Con Sentenza n. 41892 del 29 dicembre 2021, la Corte di Cassazione ha statuito la legittimità del licenziamento irrogato ad una dipendente condannata per fatti penalmente rilevanti con sentenza non definitiva. IL FATTO - La Corte
Il ruolo di responsabile prevenzione della corruzione (RPCT) è compatibile con quello di componente dell’ufficio procedimenti disciplinari (UPD)
Con la Sentenza n.15239 dell’1 giugno 2021 la Corte di Cassazione ha chiarito che non sussiste incompatibilità tra il ruolo di responsabile prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT) e quello di componente dell’ufficio per
Pubblico impiego: la mancata notifica della riattivazione del procedimento disciplinare non produce effetti decadenziali
Con la Sentenza n.15464 del 6 giugno 2021, la Corte di Cassazione ha ribadito che ai fini del rispetto del termine per la riattivazione del procedimento disciplinare fa fede la data in cui viene assunto
Pubblico impiego: sul rapporto fra giudizio penale e procedimento disciplinare
Con la Sentenza 11762 del 5 maggio 2021, la Corte di Cassazione, Sezione lavoro, ha affermato che l’assenza di comunicazione al dipendente della sospensione del procedimento disciplinare in attesa dell’esito del giudizio penale non inficia la validità dell’azione disciplinare
Affissione del codice disciplinare e “minimo etico”
Con la Sentenza n.11120 del 27 aprile 2021 la Corte di Cassazione ha ribadito che in tutti i casi nei quali il comportamento sanzionato dal datore di lavoro sia immediatamente percepibile come illecito dal dipendente perché contrario al
Pubblico impiego: sulla tempestività dell’azione disciplinare
Con la Sentenza n. 9313 del 7 aprile 2021, la Suprema Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ha chiarito che, in caso di sottoposizione del dipendente pubblico a procedimento penale, ai fini della valutazione circa la tempestività dell’azione disciplinare esperita dalla Pubblica
Illegittima la sanzione disciplinare se il lavoratore non viene sentito a difesa
Con la recentissima sentenza n. 19846 del 22 settembre 2020, la Suprema Corte, in tema di procedimento disciplinare, ha inteso sottolineare la necessità di riconoscere al lavoratore la possibilità di esercitare pienamente il proprio diritto
Pubblico impiego: sulla sospensione del procedimento disciplinare in pendenza di quello penale
Con Sentenza n. 10224 del 28 maggio 2020 la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha chiarito che è legittima la scelta della P.a. di riattivare un procedimento disciplinare, dapprima sospeso, anche prima della definizione del
Sul principio di proporzionalità della sanzione disciplinare
Con Sentenza n. 9479 del 22 maggio 2020, la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha affermato che il recesso irrogato ad un lavoratore per una condotta di insubordinazione durante uno sciopero deve considerarsi illegittimo
Sul valore probatorio della sentenza di patteggiamento nel procedimento disciplinare
Con Sentenza n. 5897 del 3 marzo 2020, la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha affermato che la sentenza di patteggiamento in sede penale può essere utilizzata come prova, nel relativo procedimento disciplinare, per dimostrare