Dichiarata incostituzionale l’indennità proporzionata alla sola anzianità di lavoro in caso di licenziamento ingiustificato
La Corte Costituzionale, con la sentenza del 26 settembre 2018, n. 194 ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 3, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23 (c.d. Jobs Act) – sia nel testo originario
Controlli del datore di lavoro legittimi anche se occulti (di F. Graziotto)
Secondo la sentenza della Corte di Cassazione n. 8373 del 2018 le garanzie degli artt. 2 e 3 dello Statuto dei lavoratori operano esclusivamente con riferimento all'esecuzione della attività lavorativa in senso stretto e non
Il licenziamento per scarso rendimento va parametrato alla media di attività tra i vari dipendenti (di F. Graziotto)
Secondo la Corte di Cassazione il licenziamento intimato al lavoratore per scarso rendimento è legittimo solo qualora risulti provato, sulla sulla scorta della valutazione complessiva dell'attività resa dal lavoratore stesso ed in base agli elementi
Nel licenziamento individuale per G.M.O. il datore non deve provare l’andamento economico negativo dell’azienda (di F. Graziotto)
Secondo la Cassazione l'andamento economico negativo dell'azienda non costituisce un presupposto fattuale che il datore di lavoro debba necessariamente provare, poiché è sufficiente che le ragioni inerenti all'attività produttiva ed all'organizzazione del lavoro, comprese quelle
Licenziamento per giusta causa e infrazioni precedenti non contestate (di F. Graziotto)
In caso di provvedimento disciplinare sfociato in licenziamento per giusta causa, i fatti non contestati tempestivamente possono comunque essere considerati quali elementi rafforzativi in relazione ad altri addebiti tempestivamente contestati, e può tenersi conto anche
Il licenziamento è illegittimo se il CCNL prevede l’aspettativa al termine del comporto (di F. Graziotto)
Secondo la sentenza n. 5310/2016 della Corte di Cassazione, il superamento del periodo di comporto per malattia non legittima il licenziamento del lavoratore se il contratto collettivo applicabile prevede al termine di tale periodo
Un anno di riforme e di vicende (di Roberta Bortone)
La fine dell'anno ci spinge a tracciare bilanci e io non voglio sottrarmi a questa tentazione. Così, cercherò di fare il punto a proposito delle novità e degli avvenimenti più importanti che hanno coinvolto il
Cassazione: è legittimo il licenziamento della lavoratrice che omette di inviare la richiesta di astensione facoltativa al proprio datore e all’INPS
La lavoratrice che intende usufruire del congedo facoltativo di maternità è onerata dal dare preventiva comunicazione sia al datore di lavoro che all’Inps. E' quanto ha deciso la Cassazione con la sentenza 2 ottobre 2012, n. 16746, con la
Cassazione: è legittimo lo svolgimento di attività lavorativa compatibile con la malattia
E' illegittimo il licenziamento di un lavoratore che, assente per infortunio, presti altra attività lavorativa compatibile con la convalescenza. E' quanto ha statuito la Corte di Cassazione con la sentenza del 14 settembre 2012, n. 15476,
Cassazione: “taroccare” il certificato medico giustifica il licenziamento
Con la sentenza n. 14998 del 7 settembre 2012, la Corte di Cassazione ha dichiarato legittimo il licenziamento disciplinare intimato nei confronti del lavoratore che, al fine di prolungare il periodo di astensione dal lavoro, ha
Cassazione: il mancato pagamento della retribuzione non giustifica il rifiuto di lavorare.
È legittimo il licenziamento intimato nei confronti della lavoratrice che, al termine del periodo di congedo per maternità, non aveva ripreso servizio adducendo come motivazione il mancato pagamento di una mensilità di retribuzione. Ciò ha statuito