Illegittimo il licenziamento del lavoratore condannato per fatti antecedenti all’inizio del rapporto lavorativo
Il licenziamento intimato in ragione della condanna penale del lavoratore per fatti commessi in epoca antecedente all'instaurazione del rapporto di lavoro è illegittimo. Con l'ordinanza n. 4458/2024, la Sezione Lavoro della Suprema corte di Cassazione ha
Nullo il licenziamento disciplinare intimato senza ascoltare il lavoratore
Con la recente ordinanza n. 2859/2024, la Corte di Cassazione ha emesso una nuova pronuncia sul delicato tema del licenziamento disciplinare dichiarando nullo un licenziamento comminato senza rispettare la procedura indicate dall'art. 53 del R.D. n.
Sul licenziamento del dipendente condannato in sede penale
Con Ordinanza n. 28368 del 15 ottobre 2021, la Corte di Cassazione ha ribadito che costituisce giusta causa di licenziamento la condanna, anche non definitiva, del dipendente che abbia commesso condotte extralavorative penalmente rilevanti. IL FATTO
Giusta causa e giustificato motivo soggettivo: il contratto collettivo non vincola il giudice
Con la Sentenza n. 34422 del 15 novembre 2021, la Corte di Cassazione ha chiarito che in materia di licenziamento per giusta causa e giustificato motivo soggettivo il giudice, chiamato a valutare la proporzionalità tra
Pubblico impiego: legittimo il licenziamento dopo la cessazione del rapporto di lavoro
Con la Sentenza n. 18944 del 5 luglio 2021 la Corte di Cassazione ha ribadito che nell'ambito del cosiddetto pubblico impiego contrattualizzato è legittimo il licenziamento disciplinare del lavoratore collocato a riposo irrogato a seguito di
Licenziamento disciplinare per una pluralità di condotte contestate: insussistenza del fatto e tutela reintegratoria
Con la Sentenza n. 9305 del 7 aprile 2021, la Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ha ribadito quali siano, nel caso di licenziamento disciplinare intimato per una pluralità di condotte, gli elementi necessari a configurare
Pubblico impiego: sulla tempestività dell’azione disciplinare
Con la Sentenza n. 9313 del 7 aprile 2021, la Suprema Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, ha chiarito che, in caso di sottoposizione del dipendente pubblico a procedimento penale, ai fini della valutazione circa la tempestività dell’azione disciplinare esperita dalla Pubblica
Permessi sindacali: l’utilizzo improprio non è giusta causa di licenziamento
Con Sentenza n. 6495 del 9 marzo 2021, la Corte di Cassazione ha affermato che l’utilizzo dei permessi sindacali per fini diversi da quelli per cui sono stati attribuiti, ma comunque inerenti al ruolo sindacale rivestito, integra un’assenza ingiustificata dal
Sul principio di immediatezza della contestazione disciplinare
Con Sentenza n. 8803 del 12 maggio 2020 la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha chiarito che ai fini del licenziamento disciplinare anche i fatti non tempestivamente contestati possono esser considerati circostanze confermative della
Corte costituzionale: sul licenziamento disciplinare e sul danno all’immagine della Pubblica amministrazione
Con Sentenza n. 61 del 10 aprile 2020 la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale la disposizione del T.U. dell’impiego in materia di licenziamento disciplinare e azione di responsabilità per danno all’immagine della P.a. (art.
Sulla nozione di insubordinazione ai fini del licenziamento disciplinare
Con Ordinanza n. 3277 dell'11 febbraio 2020 la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha affermato che la nozione di insubordinazione non può essere limitata al rifiuto di adempimento delle disposizioni dei superiori, dovendo implicare
Legittimo il licenziamento disciplinare se è provata anche solo una delle condotte addebitate
Con Ordinanza n. 113 del 17 gennaio 2020 la Suprema Corte di Cassazione, Sez. lavoro, ha ritenuto che nel caso in cui vengano addebitate al lavoratore una pluralità di condotte, ai fini della legittimità del licenziamento