Cassazione: lo svolgimento di mansioni elementari e ripetitive presuppone la sussistenza della subordinazione
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIDIRI Guido - Presidente Dott. PICONE Pasquale - Consigliere Dott. STILE Paolo - Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe - rel. Consigliere Dott. CURZIO Pietro -
Cassazione: la retribuzione corrisposta al minore può essere inferiore a quella del maggiorenne solo se egli svolge mansioni diverse e meno impegnative
REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SCIARELLI Guglielmo - Presidente Dott. DE RENZIS Alessandro - Consigliere Dott. IANNIELLO Antonio - Consigliere Dott. BANDINI Gianfranco - rel. Consigliere Dott. ZAPPIA Pietro
Cassazione: se c’è dequalificazione è legittimo assentarsi dal posto di lavoro
La Corte si è pronunciata sulla risarcibilità del danno esistenziale da demansionamento e, pur inquadrandolo nell’ambito della categoria del danno non patrimoniale, ha affermato che il detto danno (da intendere come ogni pregiudizio, di natura
Cassazione: per i dirigenti sanitari è inapplicabile l’art. 2103 cod. civ. in tema di mansioni
Ai dirigenti statali e, nella specie, ai dirigenti sanitari, non è applicabile l'art. 2103 cod. civ., valendo il principio di turnazione degli incarichi dirigenziali che, previsto nell’ambito del lavoro pubblico privatizzato, non trova riscontro nel
Cassazione: pubblico impiego, e’ legittimo il licenziamento a seguito di condanna per concussione
È legittimo il licenziamento in tronco di un dipendente comunale condannato in sede penale per concussione. E a nulla vale invocare il principio di autonomia tra processo penale e processo civile per contestare la legittimità
Cassazione: processo del lavoro, possibile ammissione d’ufficio dei mezzi di prova
In base all'art. 421 cod. proc. civ. nelle cause di lavoro il giudice può disporre d'ufficio in qualsiasi momento l'ammissione di ogni mezzo di prova. Analoga disposizione è recata, per il giudizio di appello, dall'art.
Cassazione: art. 36 costituzione non si applica al lavoro straordinario
La particolare garanzia apprestata dall'art. 36 Cost. a tutela del lavoratore subordinato non si riferisce ai singoli elementi retributivi, bensì al trattamento economico globale, comprensivo della retribuzione per lavoro straordinario (v. sentenza Corte Cost. n. 470
Cassazione: il rifiuto dell’assunzione obbligatoria fa sorgere il diritto al risarcimento del danno
In materia di assunzione obbligatoria, in caso di illegittimo rifiuto di assunzione, il lavoratore ha diritto all'integrale risarcimento dei danni derivanti dal comportamento del datore di lavoro, la cui quantificazione, trattandosi di responsabilità contrattuale, va
Cassazione: il dipendente non diligente deve risarcire il danno arrecato al datore di lavoro
La violazione degli obblighi di fedeltà e diligenza da parte di un dipendente comporta, oltre all'applicabilità di sanzioni disciplinari, anche l'insorgere del diritto al risarcimento dei danni e ciò tanto più nel caso in cui
Cassazione: sui requisiti della comunicazione preventiva in caso di licenziamenti collettivi per riduzione del personale
In tema di verifica del rispetto delle regole procedurali dettate per i licenziamenti collettivi per riduzione di personale dalla L. n. 223 del 1991, la sufficienza dei contenuti della comunicazione preventiva di cui all'art. 4,
Cassazione: ribaditi i criteri distintivi fra lavoro subordinato e lavoro autonomo
Ai fini della distinzione tra lavoro subordinato ed autonomo, determinante è il requisito della subordinazione, da configurarsi come vincolo di soggezione del lavoratore al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro, il