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Riders: il datore di lavoro ha l’obbligo di dotarli dispositivi individuali di protezione anti-COVID19

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Riders: il datore di lavoro ha l’obbligo di dotarli dispositivi individuali di protezione anti-COVID19

Con Decreto del 14 aprile 2020, il Tribunale di Bologna, Sez. Lavoro, ha affermato che le piattaforme digitali di consegna pasti a domicilio, sulla scorta della disciplina generale in materia di sicurezza sul lavoro e della normativa emergenziale, devono fornire ai riders  i necessari dispositivi individuali di protezione anti-COVID-19.

IL FATTO- Un lavoratore, che svolgeva attività di consegna pasti a domicilio in favore di una piattaforma digitale, proponeva ricorso d’urgenza innanzi al Tribunale competente per l’ottenimento da parte della società datrice della fornitura di dispositivi individuali di protezione anti-COVID-19 in numero idoneo a far fronte ad un elevato numero di consegne settimanali.

LA DECISIONE DEL TRIBUNALE- Il Tribunale adito ha rilevato, preliminarmente, che:

  • è necessario estendere a tutti i lavoratori la disciplina della subordinazione e, conseguentemente, le tutele previste in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, a prescindere dal nome utilizzato dalle parti nel contratto di lavoro;
  • la piattaforma digitale ha l’obbligo di fornire ai dipendenti di cui si avvale (es. riders) per la consegna di pasti a domicilio gli idonei dispositivi di protezione anti-COVID-19, in ottemperanza alla normativa emergenziale, a tutela dei lavoratori e dell’utenza del servizio, nonché dell’intera collettività.

Il Tribunale, infatti, ritenendo che nel caso di specie sussistesse tanto il requisito della fondatezza del diritto azionato, quanto il pregiudizio attuale ed irreparabile – poiché la protrazione dello svolgimento dell’attività di lavoro in assenza dei dispositivi individuali di protezione avrebbero potuto esporre il lavoratore, durante il tempo necessario per la pronuncia di merito ad un pregiudizio del diritto alla salute, anche irreparabile – ha accolto il ricorso del dipendente.

Il testo completo della decisione: Tribunale Bologna, Sez. Lavoro, Decreto del 14 aprile 2020

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