Furbetti della “104”: legittimo il licenziamento del lavoratore che utilizza i permessi con modalità fraudolenta
I FATTI - Il datore di lavoro aveva scoperto, servendosi di un’agenzia di investigazione privata, che un proprio dipendente, anziché prestare assistenza al familiare per il quale aveva chiesto un permesso ex art. 33 della Legge
La Corte di Cassazione “smonta” il Jobs Act
Anche i dipendenti assunti con il cd. "contratto a tutele crescenti" hanno diritto a essere reintegrati nel posto di lavoro se il fatto contestato, pur sussistente nella sua materialità, non ha rilievo disciplinare.
Cassazione: in appello è legittimo quantificare i crediti vantati diversamente rispetto a quanto fatto in primo grado (di Fulvio Graziotto)
La Corte di Cassazione (sentenza n. 834 del 2019) ha stabilito che la diversa quantificazione o la specificazione della pretesa, se ne restano fermi i fatti costitutivi, non comporta la prospettazione di una nuova "causa
Consiglio di Stato: sull’appalto di servizi e sulla connessa somministrazione di manodopera (di Fulvio Graziotto)
Secondo il Consiglio di Stato (sentenza n. 1571 del 2018) in fattispecie di appalto in cui la prestazione richiede esclusivamente l'impiego di manodopera, il criterio dell'effettivo esercizio del potere di organizzazione e di direzione, da
Sulla frazionabilità delle domande giudiziali (di Fulvio Graziotto)
Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione (sentenza n. 4090 del 2017) hanno stabilito che le domande aventi ad oggetto diversi e distinti diritti di credito, anche se relativi ad un medesimo rapporto di durata
Dichiarata incostituzionale l’indennità proporzionata alla sola anzianità di lavoro in caso di licenziamento ingiustificato
La Corte Costituzionale, con la sentenza del 26 settembre 2018, n. 194 ha dichiarato l’illegittimità dell’art. 3, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23 (c.d. Jobs Act) – sia nel testo originario
Controlli del datore di lavoro legittimi anche se occulti (di F. Graziotto)
Secondo la sentenza della Corte di Cassazione n. 8373 del 2018 le garanzie degli artt. 2 e 3 dello Statuto dei lavoratori operano esclusivamente con riferimento all'esecuzione della attività lavorativa in senso stretto e non
Risarcibile anche il danno da mobbing non continuativo ovvero straining
Secondo Cass. n. 7844 del 2018, il datore di lavoro è tenuto ad evitare situazioni "stressogene" sul posto di lavoro, che incidono sul diritto alla salute anche in mancanza di un preciso intento persecutorio, e
Il licenziamento per scarso rendimento va parametrato alla media di attività tra i vari dipendenti (di F. Graziotto)
Secondo la Corte di Cassazione il licenziamento intimato al lavoratore per scarso rendimento è legittimo solo qualora risulti provato, sulla sulla scorta della valutazione complessiva dell'attività resa dal lavoratore stesso ed in base agli elementi
Nel licenziamento individuale per G.M.O. il datore non deve provare l’andamento economico negativo dell’azienda (di F. Graziotto)
Secondo la Cassazione l'andamento economico negativo dell'azienda non costituisce un presupposto fattuale che il datore di lavoro debba necessariamente provare, poiché è sufficiente che le ragioni inerenti all'attività produttiva ed all'organizzazione del lavoro, comprese quelle
Ordinanza del Tribunale di Roma che solleva l’eccezione di legittimità costituzionale per il contratto di lavoro a tutele crescenti
Pubblichiamo il testo dell'ordinanza del 26 luglio 2017 con la quale il tribunale di Roma ha rimesso, per sospetta illegittimità, alla Corte Costituzionale il decreto legislativo n. 23/2015 che ha introdotto nel nostro sistema il c.d.
Adozione delle misure di sicurezza e di informazione: onere della prova (di F. Graziotto)
In tema di infortunio sul lavoro la responsabilità esclusiva del lavoratore sussiste solo se egli pone in essere un contegno abnorme, inopinabile ed esorbitante rispetto al procedimento lavorativo e alle direttive ricevute.