Lavoro part-time e discriminazione di genere
Con l'ordinanza n. 4313/2024, la Suprema Corte si è pronunciata sulla lesione dei diritti dei lavoratori part-time. Il caso di specie è originato dal ricorso di una lavoratrice (accolto dalla pronuncia di primo grado successivamente confermata in appello)
Jobs Act, incostituzionale escludere la reintegrazione in caso di licenziamento virtualmente nullo
Con la sentenza n. 22/2024 la Corte Costituzionale ha sancito l'illegittimità dell'art. 2, comma 1, del D.lgs. 23/2015 (cosiddetto "Jobs Act") con riferimento al termine "espressamente"; pertanto, come aveva ipotizzato la Corte di Cassazione nell'ordinanza
Salute del lavoratore e ambiente di lavoro stressogeno
Con l'ordinanza n. 3791/2024, la Corte di Cassazione si è soffermata sulla responsabilità del datore di lavoro nell'ipotesi in cui, anche qualora non si configuri il mobbing, venga accertato un nesso causale tra la provata
Indennità sostitutiva del preavviso e risarcimento da licenziamento illegittimo
Con l'ordinanza n. 3247/2024, la Corte di Cassazione ha ribadito che il riconoscimento di un risarcimento in caso di licenziamento illeggittimo non esclude il diritto del lavoratore a percepire l'indennità sostitutiva del preavviso, ove dovuta. Ed
Modifica del titolo dell’assenza del lavoratore e calcolo del comporto
Ho annotato per la rivista Labor (di "classe A" per i settori concorsuali dell'Area 12) due decisioni della Suprema Corte di Cassazione sulle modalità di calcolo del periodo di comporto nel caso in cui la
Lo stress lavoro correlato è una malattia professionale
La Corte d'Appello di Firenze, con la sentenza n. 559/2023 che ha confermato la decisione emessa in primo grado dal Tribunale di Pisa (sentenza n. 335/2022), ha aperto la strada al riconoscimento dell'origine professionale dello
Società “in house” di carattere nazionale, nullità dell’apposizione del termine e conversione del rapporto di lavoro
Ho annotato, per la rivista Labor (di "classe A" per i settori concorsuali dell'Area 12), una decisione della Suprema Corte di Cassazione sul discusso tema delle conseguenze giuridiche ricollegabili all'illecita apposizione del termine al contratto
Nullo il licenziamento disciplinare intimato senza ascoltare il lavoratore
Con la recente ordinanza n. 2859/2024, la Corte di Cassazione ha emesso una nuova pronuncia sul delicato tema del licenziamento disciplinare dichiarando nullo un licenziamento comminato senza rispettare la procedura indicate dall'art. 53 del R.D. n.
Pubblico impiego: rideterminazione del trattamento pensionistico in caso di riqualificazione del rapporto di lavoro
I dipendenti pubblici che, prima del 30 giugno 1998, abbiano svolto periodi di lavoro illegittimamente qualificati come autonomi (in quanto sostanzialmente subordinati) hanno il diritto alla rideterminazione del trattamento pensionistico. Lo ha chiarito una recente decisione
Pubblico impiego: comando “atipico” e oneri economici
La Corte di cassazione, ordinanza n. 1471/2024 del 15/01/2024, è intervenuta in tema di oneri economici derivanti da comando "atipico" realizzato in ambito pubblico ai sensi dell'art. 23 bis, comma 7, del D.lgs. 165/2001. Secondo tale
Pubblico impiego: la Cassazione ritorna su retribuzione di posizione e di risultato
Con la sentenza n. 35581/2023, la Corte di Cassazione ha affrontato la tematica della retribuzione di posizione e di risultato in ambito pubblico con particolare riferimento alla dirigenza medica. I dirigenti pubblici hanno diritto, in aggiunta
Legittima la conversione della malattia in ferie per non superare il comporto
È illegittimo il licenziamento comminato per superamento del periodo di comporto nel caso in cui il lavoratore, alla fine del periodo di assenza malattia, abbia richiesto di essere collocato in ferie interrompendo così il decorso