Demansionamento, la prova può essere data anche per presunzioni
La prova del danno da demansionamento può essere fornita anche mediante allegazione di presunzioni gravi, precise e concordanti. Il principio è stato affermato dalla Suprema Corte di Cassazione con l'ordinanza n. 6257/2024 secondo cui possono essere
Pubblico impiego, la progressione economica spetta anche ai dipendenti in quiescenza
La Sezione Lavoro della Suprema Corte ritorna (ordinanza n. 5191/2024) sul tema delle progressioni economiche nel pubblico impiego. Con tale pronuncia, i Giudici di legittimità hanno ribadito la ratio delle cosiddette progressioni economiche orizzontali che
Sul conferimento di incarichi direttivi ai dirigenti medici
Con l’ordinanza n. 5030/2024, la Suprema Corte ritorna sul tema della dirigenza medica, in particolare sul conferimento dell’incarico di direzione. Come già chiarito in precedenza (v., Cass. n. 11574/2023) affinché un dirigente medico che abbia superato il
Illegittimo il licenziamento del lavoratore condannato per fatti antecedenti all’inizio del rapporto lavorativo
Il licenziamento intimato in ragione della condanna penale del lavoratore per fatti commessi in epoca antecedente all'instaurazione del rapporto di lavoro è illegittimo. Con l'ordinanza n. 4458/2024, la Sezione Lavoro della Suprema corte di Cassazione ha
Demansionamento e onere probatorio
Con l'ordinanza n. 48/2024, la Suprema Corte è ritornata sul profilo del riparto dell'onere della prova laddove il lavoratore reclami in giudizio di aver subito un demansionamento illegittimo. In particolare, la Sezione Lavoro ha sottolineato che
Lavoro part-time e discriminazione di genere
Con l'ordinanza n. 4313/2024, la Suprema Corte si è pronunciata sulla lesione dei diritti dei lavoratori part-time. Il caso di specie è originato dal ricorso di una lavoratrice (accolto dalla pronuncia di primo grado successivamente confermata in appello)
Jobs Act, incostituzionale escludere la reintegrazione in caso di licenziamento virtualmente nullo
Con la sentenza n. 22/2024 la Corte Costituzionale ha sancito l'illegittimità dell'art. 2, comma 1, del D.lgs. 23/2015 (cosiddetto "Jobs Act") con riferimento al termine "espressamente"; pertanto, come aveva ipotizzato la Corte di Cassazione nell'ordinanza
Salute del lavoratore e ambiente di lavoro stressogeno
Con l'ordinanza n. 3791/2024, la Corte di Cassazione si è soffermata sulla responsabilità del datore di lavoro nell'ipotesi in cui, anche qualora non si configuri il mobbing, venga accertato un nesso causale tra la provata
Indennità sostitutiva del preavviso e risarcimento da licenziamento illegittimo
Con l'ordinanza n. 3247/2024, la Corte di Cassazione ha ribadito che il riconoscimento di un risarcimento in caso di licenziamento illeggittimo non esclude il diritto del lavoratore a percepire l'indennità sostitutiva del preavviso, ove dovuta. Ed
Lo stress lavoro correlato è una malattia professionale
La Corte d'Appello di Firenze, con la sentenza n. 559/2023 che ha confermato la decisione emessa in primo grado dal Tribunale di Pisa (sentenza n. 335/2022), ha aperto la strada al riconoscimento dell'origine professionale dello
Nullo il licenziamento disciplinare intimato senza ascoltare il lavoratore
Con la recente ordinanza n. 2859/2024, la Corte di Cassazione ha emesso una nuova pronuncia sul delicato tema del licenziamento disciplinare dichiarando nullo un licenziamento comminato senza rispettare la procedura indicate dall'art. 53 del R.D. n.
Pubblico impiego: rideterminazione del trattamento pensionistico in caso di riqualificazione del rapporto di lavoro
I dipendenti pubblici che, prima del 30 giugno 1998, abbiano svolto periodi di lavoro illegittimamente qualificati come autonomi (in quanto sostanzialmente subordinati) hanno il diritto alla rideterminazione del trattamento pensionistico. Lo ha chiarito una recente decisione