Il Servizio Sanitario Nazionale compie 40 anni (di Roberta Bortone)
Esattamente 40 anni fa, con la Legge n. 833 del 23 dicembre 1978, nasceva il nostro Servizio Sanitario Nazionale, considerato tuttora una dei migliori a livello mondiale, nonostante i tagli di risorse economiche che il sistema ha subito nel corso degli anni.
Perciò mi piace ricordare che cosa avevamo prima e a quale modello si sia ispirato.
Fino alla sua introduzione, il nostro diritto alla salute era affidato, con una sorta di sistema assicurativo collegato all’esistenza di un’attività lavorativa, alle “mutue”, istituti pubblici e privati finanziati dai contributi dei soggetti assicurati, che provvedevano al pagamento delle spese sanitarie. Alcune erano istituti pubblici: ad esempio l’I.N.A.M. era il grande ente pubblico che copriva le spese sanitarie della maggior parte di lavoratori dipendenti da imprese private, al quale si affiancavano altri soggetti pubblici per altre categorie di lavoratori; altri soggetti del sistema erano le “Casse Mutue” private di tipo aziendale, che servivano a coprire quanto non garantito dal sistema assicurativo pubblico.
In sostanza, tutto era affidato alla copertura assicurativo-contributiva, di modo che vi erano ampie fasce di cittadini non protetti e i livelli di garanzia erano molto differenti a seconda delle categoria interessate.
Con la L. n. 833 il diritto alla salute viene garantito a livello universalistico: il principio su cui si basa il sistema è che lo Stato deve provvedere alla salute di tutti attraverso un meccanismo finanziato dalla fiscalità generale e non più dai contributi dei soggetti interessati.
Il modello di riferimento fu quello in atto nel regno Unito già dal 1948. Là, nel 1942 era stato pubblicato il c.d. Rapporto Beveridge, dal nome dell’economista liberale William Beveridge che ne era l’autore e che è considerato l’atto di nascita del Welfare State, cioè di un sistema universalistico di liberazione dal bisogno garantito dallo Stato a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro condizione di lavoro, di classe, di reddito. E sulla base di quel Rapporto, nel 1948 il Governo Laburista britannico aveva introdotto il National Health Service: un sistema integrato di ospedali, medici, paramedici, laboratori etc. in grado di prestare cure appropriate a chiunque ne avesse bisogno.
Oggi il nostro SSN è uno dei migliori al mondo: il quarto, secondo il Rapporto Bloomberg Health Care Efficiency 2018, che misura il rapporto tra la spesa per la sanità e l’aspettativa di vita di 56 Paesi.
Credo sia importante ricordare tutto questo e fare di tutto per conservare al meglio il nostro sistema.