Benvenuto, Lavoroediritto.it
Compito di ogni primo “editoriale” che si rispetti è quello di presentare il nuovo “progetto”.
Non intendo quindi discostarmi da questo precostituito clichè.
Lavoroediritto.it è nato quasi per caso.
Come spesso accade, infatti, l’idea iniziale raramente coincide col “progetto” finale.
Inizialmente ero stato mosso dalla mera esigenza di rendere più agevole la comunicazione fra lo Studio e coloro che, a vario titolo, avessero avuto l’esigenza richiedere consulenza ed assistenza legale.
Tuttavia mentre ci ragionavo su con i webmasters, mi sono accorto che il format a cui avevo pensato era abbastanza riduttivo rispetto alle potenzialità che le odierne tecnologie offrono.
Riunione dopo riunione, il “progetto” è stato finalmente plasmato nella versione attuale.
Lavoroediritto.it è una sorta di “multiblog”: otto blogs in uno. È aperto al contributo di tutti, sia sotto la veste di “autore” che sotto quella di “commentatore”: non esitate dunque a dire la vostra.
Pur essendo giurista, sono stato da sempre convinto che il diritto del lavoro (nella sua accezione più ampia comprendente anche ciò che, in gergo tecnico, chiamiamo diritto sindacale e diritto previdenziale) non possa essere compreso a fondo, nella sua essenzialità, se non si ha chiaro il backgroud socio-poilitico-economico e finanche culturale da cui esso scaturisce.
Ad esempio, per comprendere l’ultimo disegno di legge del governo in materia di sciopero, ritengo non basti l’esegesi del testo dell’articolato (esercizio che il più delle volte potrebbe anche rivelarsi sterile e noioso). Sarebbe quindi opportuno capire il perché la Costituzione definisca lo sciopero come un diritto che si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano. Sarebbe altresì opportuno capire perché, sino al 1990, non sia stata adottata tuttavia alcuna legge di regolamentazione. Circostanze queste certamente conosciute dagli “addetti ai lavori”, ma difficilmente altrettanto chiare al resto delle persone (direttamente o indirettamente) coinvolte in/da uno sciopero.
Ecco perché sono state previste differenti sezioni che pur approcciando al tema del lavoro sotto differenti profili (socio-economico, storico e culturale), risultano tuttavia complementari ad una migliore comprensione del dato giuridico.
Le sezioni “AFAM” (Alta Formazione Artistica e Musicale) e “Sanità” rispondono all’esigenza di una più diretta interazione con due “mondi” con cui lo Studio ha legami più radicati.
La sezione “Arte&Lavoro” è probabilmente un vezzo del sottoscritto ed, allo stesso tempo, un omaggio al mondo dell’arte che così tanto mi ha dato non soltanto sul piano personale (in qualità di fruitore, s’intende) ma anche professionalmente. Lavoroediritto.it prevede anche otto differenti newsletter (a cui ci si può iscrivere direttamente dalla homepage), attraverso le quali gli utenti del sito potranno essere costantemente informati circa le “novità” pubblicate.
Buona consultazione.
Avv. Giuseppe Leotta