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CISL-AFAM: se la conosci, la eviti.

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CISL-AFAM: se la conosci, la eviti.

Non posso esimermi dal portare a conoscenza dei lavoratori del comparto AFAM una circostanza che ritengo invero paradigmatica su come, a mio personale giudizio, l’O.S. CISL interpreta (quantomeno nei casi di cui ho conoscenza diretta) il proprio ruolo, per così dire, “istituzionale”.

Nel mio precedente post sulla condizione dei professori di seconda fascia avevo parlato di “corrispondenza di amorosi sensi” fra i vertici CISL, la Direzione Generale AFAM (a prescindere dai vari gossip che si susseguono secondo cui parrebbe che il Sig. Fiore – responsabile nazionale della CISL Università – abbia messo le “radici” al terzo piano dei locali di Piazzale John F. Kennedy a Roma dove, guarda caso, ha sede la predetta Direzione) ed alcuni Direttori (iscritti CISL o comunque a tale O.S. politicamente riconducibili).

Se mi è permesso, vorrei adesso aggiungere qualcosa di più, a riprova del fatto che, a mio personale avviso, l’operato dell’O.S. CISL si è macchiato (e si macchia) di più di qualche pecca, specie se si guarda ai fatti dall’angolo di visuale dei lavoratori-professori.

Per rendere più facilmente comprensibile ciò che voglio dire, mi riferirò a quanto accaduto presso il Conservatorio di Venezia nell’ambito di un giudizio pendente presso il Tribunale Civile, Sezione Lavoro, di Venezia ed avente ad oggetto la supposta condotta antisindacale del Conservatorio in relazione all’anno accademico 2007/08 per una serie di complesse ed articolate ragioni fra cui la mancata contrattazione degli incarichi aggiuntivi conferiti ai docenti e delle linee di indirizzo per la formazione del personale tecnico-amministrativo.

Per correttezza d’informazione tengo a precisare che il ricorso, nella fase cautelare d’urgenza, è stato respinto e si trova adesso nella fase di merito.

Altro e differente ricorso avente lo stesso oggetto ma riguardante l’anno accademico 2008/09 è stato invece accolto in via cautelare d’urgenza ed è dunque stata dichiarata l’antisindacalità della condotta del Conservatorio.

Ebbene, il responsabile regionale del Veneto dell’O.S. CISL è stato citato quale teste a favore del Conservatorio (ritorna la “corrispondenza d’amorosi sensi”) ed ha deposto all’udienza del 29

A prescindere da circostanze legate al procedimento in corso che qui non interessano (e su cui, tra l’altro, si pronuncerà il Giudice), quello su cui vorrei porre l’attenzione è la spensieratezza con cui il dirigente CISL ha dichiarato, in merito al conferimento degli incarichi aggiuntivi ai professori, «ho sentito il problema ma non sono entrato e non voglio entrare nel merito perché è una cosa che non mi riguardava e che non ho seguito». In buona sostanza la sua “attenzione” di sindacalista era rivolta esclusivamente al personale tecnico-amministrativo: «posso dire che ho verificato l’evolversi dei progetti e la disponibilità economica per quanto riguardava il personale tecnico-amministrativo». Il fatto poi che «c’era una parte sindacale – normalmente era l’UNAMS appoggiata dai docenti presenti – che faceva continua richiesta di documenti» viene da lui considerato un ostacolo ed una perdita di tempo dal momento che «da questo nascevano discussioni che poi non portavano a nulla».

Ognuno si faccia l’opinione che crede ma, se posso dire la mia, se fossi un docente del comparto AFAM giammai mi iscriverei alla CISL, né tantomeno voterei gente ad essa (esplicitamente od implicitamente) collegabile. La ragione è di tutta evidenza ed è politica: la CISL non fa Sindacato così come il sottoscritto, per convincimento e tradizione culturale, ritiene debba esser fatto.

Si dice comunemente che la CISL sia un Sindacato “bianco” e che la CGIL invece sia “rossa”. Se fossi un lavoratore del comparto AFAM, a me i colori non interesserebbero, poiché guarderei ai fatti concreti e solo questi giudicherei. Se si guarda a quest’ultimi, infatti, può darsi che qualcuno possa pensare che la CISL non sia più tanto bianca e che, col tempo, si stia macchiando con un po’ di “giallo”.

E il giallo, si sa, è l’unico colore che un Sindacato non deve mai assumere poiché, se lo assume, cessa di essere Sindacato e diventa un’altra cosa!

Avv. Giuseppe Leotta

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