Pubblico impiego: rideterminazione del trattamento pensionistico in caso di riqualificazione del rapporto di lavoro
I dipendenti pubblici che, prima del 30 giugno 1998, abbiano svolto periodi di lavoro illegittimamente qualificati come autonomi (in quanto sostanzialmente subordinati) hanno il diritto alla rideterminazione del trattamento pensionistico.
Lo ha chiarito una recente decisione del Tribunale di Venezia, Sezione Lavoro secondo cui:
- per le collaborazioni svolte anteriormente al 30 giugno 1998, la giurisdizione è in capo al giudice ordinario in quanto l’azione è fondata sul principio di automaticità delle prestazioni, ex art. 2116, comma 1, c.c., pertanto può essere spiegato solo dopo l’accesso al trattamento pensionistico entro il termine decadenziale di cui all’art. 69, comma 7, D.lgs. 165/2001;
- alla luce dell’art. 3, comma 10 bis, Legge n. 335/1995, la contribuzione omessa non è prescritta e, pertanto, è applicabile il principio di automaticità verso l’INPS;
- il contratto indebitamente qualificato come autonomo è affetto da nullità ex art. 2126 c.c. e, nonostante il divieto di conversione sancito dall’art. 36 D.lgs. n. 165/2001, il lavoratore ha comunque diritto alla contribuzione per il periodo di vigenza del rapporto che – qualora non prescritta – fonda il diritto alla revisione del trattamento previdenziale a valere nei riguardi dell’INPS.
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