Il Jobs Act non si applica ai contratti a termine convertiti dopo il 7 marzo 2015
Con Sentenza n. 823 del 16 gennaio 2020, la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha affermato che ai contratti a tempo determinato convertiti dopo il 7 marzo 2015 per nullità del termine non si
Procedimento disciplinare: lo stato di malattia del lavoratore non sempre giustifica l’assenza all’audizione
Con Sentenza n. 980 del 17 gennaio 2020 la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha affermato che la condizione di malattia non è di per sé sufficiente a giustificare l'impossibilità del lavoratore a presenziare
Sulla responsabilità del datore per il fatto illecito commesso dal dipendente
Con Sentenza n. 4099 del 18 febbraio 2020, la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha affermato che il datore di lavoro, in quanto oggettivamente responsabile, deve risarcire anche il danno morale provocato dall’illecito commesso
Enti pubblici non economici: ai lavoratori a termine è dovuto il compenso incentivante
Con Ordinanza n. 715 del 15 gennaio 2020 la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha affermato che l’istituto del compenso incentivante previsto dal CCNL degli Enti Pubblici non Economici dev’essere riconosciuto anche ai dipendenti
Il TFR è inesigibile nei confronti dell’azienda cedente nel caso in cui il rapporto di lavoro non si estingua per effetto della cessione
Con Ordinanza n. 5376 del 27 febbraio 2020, la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Prima civile, ha affermato che il trattamento di fine rapporto (TFR) maturato dai dipendenti di una società dichiarata fallita non possa essere
Sugli oneri che incombono sul datore di lavoro se il lavoratore diventa inabile
Con Sentenza n. 2843 del 24 dicembre 2019, il Tribunale di Milano ha affermato che nel caso in cui un dipendente divenga inabile a causa di una malattia di lunga durata, il datore ha l’onere
Legittimo il licenziamento se viene violata la privacy dei clienti di una banca
Con Sentenza n. 4871 del 24 febbraio 2020, la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha affermato che, ai fini dell’irrogazione di un licenziamento, il datore può utilizzare le informazioni ottenute mediante i c.d. controlli
Gruppo societario: nel caso di licenziamento per giustificato motivo oggettivo l’obbligo di ripescaggio incombe solo sull’azienda datrice di lavoro
Con Ordinanza n. 1656 del 24 gennaio 2020, la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha affermato che nel caso in cui il dipendente di un gruppo societario licenziato per giustificato motivo oggettivo non chiami
Sulla nozione di insubordinazione ai fini del licenziamento disciplinare
Con Ordinanza n. 3277 dell'11 febbraio 2020 la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha affermato che la nozione di insubordinazione non può essere limitata al rifiuto di adempimento delle disposizioni dei superiori, dovendo implicare
Il reato commesso prima dell’assunzione può comportare il licenziamento
Con Sentenza n. 3076 del 10 febbraio 2020 la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha affermato che il reato commesso da un dipendente antecedentemente al rapporto di lavoro può legittimare il licenziamento se la
Storno di dipendenti: quando è concorrenza sleale?
Con Ordinanza n. 3865 del 17 febbraio 2020, la Suprema Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, ha affermato che non integra la condotta di concorrenza sleale lo storno di alcuni lavoratori passati alle dipendenze di un’impresa competitor che
Sugli obblighi di comunicazione per i lavoratori a chiamata nello spettacolo
L'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL, per brevità), con Lettera circolare n. 1311 del 12 febbraio 2020 ha fornito dei chiarimenti in merito all'obbligo di comunicazione, da parte del datore di lavoro, relativo alla chiamata del lavoratore intermittente